sabato 27 ottobre 2007

Rivalutiamo Don Abbondio

Dice Manzoni che Don Abbondio «non era nato con un cuor di leone». Così i lettori, accompagnando la lettura con un sorriso, sono portati a considerarsi eticamente migliori. Eppure quanti sono quelli che rinunciano alla loro dignità, all'espressione dei loro principi, aggiungendo l'opportunismo alla vigliaccheria, per ossequiare i potenti, i superiori, i capiufficio, i "caporali" di Totò di cui è piena la nostra società? Quel povero curato si era almeno imbattuto in due Bravi a minacciarlo di morte, in tempi e luoghi senza tutela individuale.
E allora, prima di sorridere al pensiero di quest'uomo preso a modello di codardìa, facciamo l'esame di coscienza...